Il ruolo del Ministero del Lavoro
La legislazione italiana è molto attenta ai temi della salute e sicurezza sul lavoro, dell’integrità e della dignità dei lavoratori.
Prima fra tutte è la Carta Costituzionale a determinare nell’art. 1 “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro” e nell’art. 4 “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”.
In linea con questi principi, è chiaro che la salute e sicurezza sul lavoro possono essere assicurate se vengono messe in atto adeguate misure di prevenzione e buone prassi.
Anche nel Decreto Legislativo n.81 del 9 aprile 2008, meglio conosciuto come Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, viene sottolineata l’importanza della prevenzione che si ottiene attraverso la costruzione di una cultura della sicurezza.
A tal fine è opportuno dare spazio a quelle attività e iniziative che possono diffondere tra i lavoratori comportamenti responsabili finalizzati a tutelare l’incolumità personale e quella altrui.
All’informazione dei lavoratori deve però essere associata anche la messa in atto di strategie preventive che possono contrastare efficacemente gli infortuni nei luoghi di lavoro.
Il Testo Unico definisce le linee guida della salute e sicurezza sul lavoro in Italia e nella sua ultima edizione aggiornata al dicembre 2014 raccoglie la legislazione italiana in materia degli ultimi 60 anni.
Le aziende e i datori di lavoro sono tenuti ad applicare le regole sulla sicurezza.
Il Ministero del Lavoro, con l’auto degli attori sociali che si occupano di vigilare sulla corretta applicazione delle leggi sulla sicurezza, svolge un’azione di controllo monitorando lo stato di attuazione delle disposizioni vigenti.
Quest’azione è utile anche ad individuare eventuali problemi applicativi della legge in modo che il legislatore possa intervenire con modifiche correttive e migliorative del Testo Unico.
La materia è di competenza della III e VI Divisione della Direzione Generale della Tutela delle Condizioni di Lavoro.
La Divisione III si occupa, tra le altre cose, di:
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verificare l’aplicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
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gestire l’iscrizione in appositi elenchi dei medici autorizzati e degli esperti qualificati;
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promuovere e diffondere strumenti di prevenzione;
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analizzare e studiare lo stress lavoro-correlato, il mobbing ed offrire consulenza in questi casi;
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offrire supporto tecnico e amministrativo per gestire il Fondo speciale infortuni e il Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro;
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disciplinare la salute e sicurezza sul lavoro quando vengono utilizzate macchine, apparecchi a pressione, ponteggi, ecc;
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gestire la catalogazione degli esami effettuati presso le Direzioni Provinciali del Lavoro in materia di abilitazione alla conduzione dei generatori di vapore.
La Divisione VI si occupa invece di:
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recepire le direttive comunitarie in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
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esprimere pareri sulla normativa in materia basandosi soprattutto sulle disposizioni del Decreto 81 ed esempio in riferimento a luoghi di lavoro, alle attrezzature e ai dispositivi di protezione, ai cantieri, alle macchine, agli agenti chimici e biologici.
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gestire la Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro come dall’Art. 6 del Decreto 81;
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provvedere alla vidimazione del Libretto personale di radioprotezione per i lavoratori soggetti a rischio radiazioni ionizzanti.