Ultimamente dalla recenti ricerche fatte, dai materiali raccolti e da fatti di cronaca copiose è emerso uno scenario raccapricciante in materia della formazione e sicurezza sul lavoro. Proprio per questo reputo necessario approfondire questo argomento dato che le istituzioni per quanto possano cercare di arginare il problema non riescono a risolverlo alla base.
Il nostro ministero della speranza, legifera, fa delle restrizioni e regolamentazioni in materia di formazione sicurezza sul lavoro ma da un punto di vista esecutivo tali “leggi” non hanno un riscontro concreto e reale nei cantieri edili.
Formazione e sicurezza sul lavoro queste sconosciute
Proprio ieri mentre passeggiavo sul lungomare della città ho assistito ad una scena che mi ha terrorizzato profondamente, c’era un cantiere aperto ed un uomo, un muratore per la precisione, è svenuto ed è finito nella betoniera e continuava a girare senza nessuno che lo soccorresse! Io ho gridato aiuto e poi sono arrivati degli altri operai a salvarlo, per fortuna non ha subito nessun danno.
Ho accompagnato il muratore al bar per fargli assumere degli zuccheri e gli ho chiesto la ragione di quel mancamento, la sua risposta è stata che erano trentasei ore consecutive che lavorava. Io l’ho invitato a ribellarsi al suo datore di lavoro per questa totale mancanza del rispetto della vita e della dignità umana, ma lui ha declinato prontamente il mio invito dato che non poteva ribellarsi, non era protetto da sindacati dato che la sua assunzione in quel cantiere era completamente in nero.
Per lo Stato quell’uomo non era un lavoratore. Qui il problema sta a monte della cosa, lo Stato legifera per proteggere i lavoratori, ma senza operare una corretta ed adeguata formazione e sicurezza sul lavoro alle aziende, tutto ciò perde di senso. Inoltre non effettuando i dovuti controlli riguardo le regolamentazioni di assunzioni e contratti la cosa diventa ancora più ingestibile.
Dopo questa esperienza ho compiuto un’indagine e sono andato ad intervistare diversi lavoratori dipendente ed autonomi ed ho posto loro un questionario riguardo la sicurezza sul loro posto di lavoro e molti di loro, anzi, i più non erano in grado di rispondere adeguatamente ed approfonditamente alle domande. Alcuni hanno pensato di non sapere niente del lavoro che portano avanti da una vita ed hanno deciso di iscriversi ad un corso di sicurezza sul lavoro.
Questo mio gesto in qualche modo ha smosso delle piccole cose nelle coscienze dei lavoratori, dato che i datori di lavoro non offrono dei corsi di formazione e sicurezza sul lavoro (dato che lo stato non fornisce loro dei fondi) sono stati gli stessi dipendenti a chiedere, pretendere ed esigere dei voucher informativi ed in alcuni casi dei veri e proprio video corsi, sicuramente più economici e più fruibili.
La cosa mi auguro possa evolvere in maniera positiva ed ottimistica in direzione dei diritti umani, diritti sulla formazione e sicurezza sul lavoro e sulla regolamentazione dei dipendenti senza regolare contratto. Io sono fiducioso, il lavoro è alla base della società, ci rende essere civili e liberi, il lavoro nobilita l’uomo, ma senza sicurezza lo degrada e lo svilisce.
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